Il volo dell’Angelo 2003

[Fotografia di Frida Scarpa con fioretto]Piazza San Marco

domenica 23 febbraio 2003 ore 12.00

a cura di Produzioni Teatrali Veneziane
regia di Alessandro Bressanello
in collaborazione con:
– Compagnia dei Folli, Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche, Serenissimo Tribunal de l’Inquisithion
– Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia, Associazione Amici del Carnevale di Venezia

Il  Carnevale 2001 ha segnato un ritorno alla tradizione dei carnevali settecenteschi rimettendo in scena nuovamente, dopo secoli, IL VOLO DELL’ANGELO, così come si svolgeva i tempi della Serenissima Repubblica. Da quell’anno , infatti – per la regia di Alessandro Bressanello, in collaborazione con la Compagnia dei Folli – la  manifestazione simbolo del Carnevale, il volo dal campanile di San Marco, è tornata ad essere eseguito da una “Angelo” in carne ed ossa , sostituendo la più recente Colombina “ pupazzo”.

Il primo foresto che ebbe l’onore di dare se non il proprio nome almeno quello della sua nazionalità ad un evento veneziano pare sia stato un turco (da cui la prima dizione de “Il volo del turco”) che per primo durante le celebrazioni del Giovedì Grasso, compì la coraggiosa ascesa camminando su una fune tesa fino alla cima del campanile di San Marco, per ridiscendere poi alla balconata principale del Palazzo Ducale ove omaggiò il Doge. Per decenni poi divenne un ”…uomo armato di ali…egli veniva legato a certi anelli infilzati su di una gomena…lo si faceva ascendere e calare con gran velocità e agevolezza come se adoperasse le sue ali…” diventando Il Volo dell’Angelo. Le cronache veneziane raccolgono numerose testimonianze delle spericolate gesta di questi acrobati – di norma artigiani veneziani – che si cimentavano in questa prova di coraggio rischiando a volte la propria vita. Famoso fra questi è il volo di Santo di Ca’ Lezze che nel 1680 , come narra Ivanovich nella sua “Minerva al tavolino” (Venezia 1681) fece una maravigliosa ascesa sopra un cavallo vivo, per via d’alcune corde dal Canale al luogo delle Campane, entrando con esso cavallo dentro il Campanile o che, nel 1681 richiamò la curiosità col portarsi in una fisoliera per via di corde dal Canale al Campanile, col remo alla mano col moto d’una continua voga.

Ai nostri giorni, per moltissimi anni, il Volo fu trasformato in quello di un uccello meccanico, nel 2001   primo Carnevale del millennio il celebre Volo della Colombina dal campanile di San Marco è tornato , sotto forma di vero e proprio spettacolo, alle origini dell’antica celebrazione del Giovedì Grasso con un novello Angelo che, scendendo dal campanile di San Marco  fino  alla loggia di Palazzo Ducale, inscenando l’antico rito di omaggiare di uno scettro il doge che proclama l’inizio del Carnevale in un tripudio di coriandoli e palloncini. Katiuscia Triberti, erede della tradizione del rinomato Circo Acrobatico Triberti, ha impersonato la prima edizione l’Angelo, mentre nel 2002 è stata Antonella Elia la nota subrette televisiva a cimentarsi nella discesa, ricevuta a terra da  numerosi figuranti, attori e musicisti – grazie alla collaborazione del Consorzio Europeo per le Rievocazioni Storiche– che hanno ricreato nella Piazza l’ambientazione delle antiche Feste di Carnevale.

Per l’edizione 2003 l’Angelo sarà la schermitrice veneziana Frida Scarpa  (http://www.fridascarpa.it).